Anche la lista delle #Expo sul sito BIE è un cammuffo? Scopri le differenze

Per capire che cosa sono le #Expo, abbiamo a disposizione un nuovo strumento, grazie al quale si scoprono molte cose assai interessanti. Per esempio, la lista ufficiale delle Esposizioni Universali sul sito del Bureau International des Expositions (BIE) non corrisponde alla vera storia delle Expo. Scopri le differenze con #cammuffexpo!

Intanto in anteprima per #cammuffexpo, le prime 5 delle 101 pillole del libro di Antonio Dini, Le 101 cose da sapere sugli Expo

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In 82 anni, tra la prima fiera del 1851 a Londra e quella di Chicago nel 1933-34, si sono tenuti 38 Expo, ma la BIE ne riconosce ufficialmente solo 22.

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La BIE riconosce i “World Expo” (le fiere più importanti) e gli “International Expo” e “International Specialized Expo”. Gli Expo specializzati si tengono tra due Expo mondiali e durano al massimo tre mesi, coprendo una superficie massima di 250mila metri quadri. Gli Expo principali si tengono ogni 5 anni e durano almeno sei mesi, senza limiti di superficie.

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Il record di Expo più grande, costoso e visitato è dell’Expo di Shanghai del 2010: 5 milioni e 230 mila metri quadri di superficie espositiva, 73 milioni di visitatori, 450 milioni di dollari il costo degli allestimenti.

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I membri della BIE sono attualmente 168: gli Expo si possono tenere in qualsiasi paese, preferibilmente però in uno stato membro. Uno stesso paese può avere un World Expo e poi un International Expo ma a 15 anni di distanza l’uno dall’altro.

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Il Bureau International des Expositions (BIE) è stato creato nel 1928 e ha iniziato la sua attività nel 1931. La sua missione è quella di “garantire la qualità delle Fiere e proteggere i diritti dei loro organizzatori e partecipanti”. Dalla sua creazione la BIE ha messo al centro tre principi: l’istruzione, l’innovazione e la cooperazione, cambiando così lo scopo delle fiere, che prima erano delle vetrine di innovazione industriale, mentre oggi sono diventate “piattaforme di discussione globali” volte a trovare “soluzioni alle maggiori sfide dell’umanità” (dal sito della BIE).

Queste sono solo le prime 5 pillole… Se volete scoprire le altre, leggetevi Expo 101. Guida istantanea alle fiere mondiali di Antonio Dini.

expo 101

Leggendo il libro si scopre che, non appena si parla di #Expo, rispunta il cammuffo. Per esempio, qui sotto trovate la vera lista delle Esposizioni Universali dal 1851 agli anni ’30. Se però andate a controllare la timeline Expo sul sito ufficiale BIE, scoprite che diverse edizioni non compaiono nella lista.

La vera lista delle Esposizioni Universali

1851 Londra (Regno Unito della Gran Bretagna e Irlanda)
1853 New York (USA)
1855 Parigi (Francia)
1862 Londra (Regno Unito della Gran Bretagna e Irlanda)
1865 Porto (Portogallo)
1867 Parigi (Francia)
1873 Vienna (Impero austro-ungarico)
1876 Filadelfia (USA)
1878 Parigi (Francia)
1879 Sydney (Nuovo Galles del Sud, Australia britannica)
1880 Melbourne (Victoria, Australia britannica)
1884 New Orleans (USA)
1885 Anversa (Belgio)
1888 Barcellona (Spagna)
1889 Parigi (Francia)
1893 Chicago (USA)
1897 Bruxelles (Belgio)
1898 Omaha (USA)
1900 Parigi (Francia)
1901 Buffalo (USA)
1901 Torino (Italia)
1904 St.Louis (USA)
1905 Liegi (Belgio)
1906 Milano (Italia)Immagine in linea 1
1909 Seattle (USA)
1910 Bruxelles (Belgio)
1911 Torino (Italia)
1913 Gand (Belgio)
1915 San Francisco (USA)
1915 San Diego (USA)
1922-1923 Rio de Janeiro (Brasile)
1929 Siviglia (Spagna)
1929 Barcellona (Spagna)
1930 Liegi (Belgio)
1930 Anversa (Belgio)
1933-1934 Chicago (USA)

Perché alcune edizioni le hanno dimenticate? Non hanno funzionato? Erano politicamente scorrette? Sono state un flop? Perché erano edizioni camuffe?
Nella timeline, l’edizione di Milano ancora non compare. Noi speriamo che l’edizione 2015 di Expo, grazie anche all’attività di #cammuffexpo, venga inserita a pieno titolo nel glorioso elenco.

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